“Una lista competitiva, composta per riconquistare la città dando ampio sostegno al candidato sindaco Gianni Cenni. Un gruppo competente di candidati al consiglio comunale, proveniente da ogni ambito territoriale e professionale, che ha l’ambizione di essere il più rappresentativo possibile della città”. E’ una lista che guarda al commercio, al sociale, alla scuola, all’imprenditoria, allo sport, ai diritti, ai giovani quella costruita a Prato da Fratelli d’Italia. Il partito provinciale ha svelato i primi sei candidati al consiglio comunale che correranno a sostegno di Gianni Cenni sindaco. A presentare la lista è la deputata Chiara La Porta, che non nasconde l’ambizione di puntare a essere il partito più votato in città. “Saremo la lista del dialogo ma anche delle proposte per costruire un nuovo futuro per Prato – dice – Come anticipato da Gianni Cenni vogliano superare il porta a porta tradizionale per le abitazioni civili, vogliamo facilitare l’imprenditoria eliminando la burocrazia comunale. E ancora puntiamo a incentivare il rilancio del commercio sia centro storico che nelle frazioni, riprendendo in mano al contempo il tema della sicurezza integrata per la parte che può mettere in campo l’amministrazione comunale”.
Scorrendo la lista dei primi sei nomi troviamo i consiglieri comunali uscenti Tommaso Cocci e Patrizia Ovattoni. E poi i militanti di lungo corso Eleonora Cioni, Rocco Rizzo, Patrizia Nunziati e Gianluca Mingolello.
Tommaso Cocci, 33 anni, avvocato, consigliere comunale uscente, consigliere provinciale e responsabile enti locali di Fratelli d’Italia. “Mi metto in gioco per capire se determinati valori, progetti e idee trovano il consenso per poter essere portati avanti, perché solo condividendola insieme un’idea può diventare un progetto per il futuro – spiega -. Un tema cruciale per Prato è quello del centro storico. Un’area che potrebbe avere sempre più vocazione universitaria internazionale ma che per farlo ha bisogno di sicurezza, decoro e investimenti. Più università straniere significherebbero più lavoro per il commercio anche diurno, meno fondi sfitti, più bacino turistico e nuovi investimenti sul territorio in termini di ricettività. Per questo cambio di registro serve però anche più decoro e quindi modificare il concetto di porta a porta per le utenze domestiche in centro storico, sfruttando veramente un sistema integrato di isole ecologiche interrate”.
Patrizia Ovattoni, 62 anni, imprenditrice nel settore della moda, consigliera comunale uscente, membro delle commissioni Cultura, Sport, Lavori Pubblici, Sicurezza e Sanità. “Ho basato tutta la mia consiliatura sull’ascolto delle istanze della cittadinanza, trasformandole in interrogazioni e cercando di giungere alla risoluzione dei problemi – dice -. Un lavoro che troppo spesso non è stato valorizzato dall’amministrazione comunale di centrosinistra uscente, che non è stata in grado di dare risposte adeguate ai cittadini. Adesso quindi ci candidiamo a essere forza di maggioranza, così da dare una reale risoluzione ai problemi dei quartieri. In particolare servono risposte sul fronte della sicurezza: sia in centro storico che nelle periferie. E’ fondamentale l’uso dei vigili di prossimità anche per creare un dialogo fra cittadini e istituzioni. Ci sono alcune zone del centro di Prato che sono diventate troppo pericolose e questo crea forti disagi nelle famiglie. Servono quindi presidi fissi della municipale alla stazione del Serraglio, con l’affiancamento dei cani antidroga, eliminando così sia spaccio che bivacchi”.
Eleonora Cioni, 31 anni, assistente parlamentare, impegnata nel mondo civico e sociale, già presidente del Leo Club Prato, membro del Lions Club Prato Host. “La città ha bisogno di vedere implementata la sinergia della rete museale, con eventi ed iniziative in collaborazione fra Centro Pecci, Museo del Tessuto, Museo di Palazzo Datini, Palazzo Pretorio, e Museo dell’Opera del Duomo, solo per citarne alcuni. Una rete che oggi non esprime appieno le proprie potenzialità e che invece potrebbe portare turismo e quindi lavoro alle attività commerciali. Inoltre una maggiore affluenza turistica cambierebbe la percezione di Prato in Italia, non solo come luogo produttivo ma anche come città ricca di patrimonio culturale e artistico. Una rete che deve coinvolgere anche i poli teatrali pratesi, da sempre punto di riferimento per qualità e avanguardia della loro offerta”.
Rocco Rizzo, 58 anni, commerciante. “Il mio impegno per Prato nasce dalla ferma convinzione che possiamo fare di più per la nostra città – sottolinea -. Negli ultimi anni ho seguito da vicino le sfide e le opportunità che Prato ha affrontato, e sono convinto che lavorando insieme possiamo costruire un futuro migliore per tutti noi.
Mi impegnerò per riscoprire la bellezza della città che mi ha accolto 45 anni fa, per sostenere le piccole imprese e per migliorare i servizi per le famiglie. Il benessere del territorio sarà la mia priorità e mi impegnerò ad ascoltare tutte le richieste”.
Patrizia Nunziati, 59 anni, impiegata in una azienda di ingegneria meccanica, segretaria del Circolo Cives Prato. “Il mio impegno sarà soprattutto per il sociale – dice -, attività per cui mi impegno da 12 anni attraverso il Circolo Cives, col quale ci occupiamo di iniziative di approfondimento su argomenti legati ai diritti, al sociale, all’innovazione. Il nostro impegno è quello di stare al fianco delle famiglie che hanno bisogno, con interventi mirati per aiutarle a superare le emergenze e le varie necessità. Il sociale deve ripartire anche dal confronto con i centri d’ascolto, per comprendere le necessità delle famiglie pratesi. Tutto questo bagaglio d’esperienza vorrei metterlo a disposizione della città e del consiglio comunale”.
Gianluca Mingolello, 35 anni, commerciante. “Ho l’obiettivo di migliorare l’immagine della città, trasformandola in un luogo con un suo decoro e dove si vive bene – conclude -. Voglio anche tutelare la categoria del commercio. Da nove anni sono un imprenditore e so che c’è bisogno di interventi mirati su viabilità, parcheggi, infrastrutture. Inoltre bisogna dare visibilità ai negozi con iniziative mirate, e rivitalizzare il centro anche nel periodo diurno: solo così si riportano le persone nel cuore della città e si creano nuovi posti di lavoro”.